PERCHÉ ANDARE DA UN LIFE COACH?
ll coaching è prima di tutto un viaggio di esplorazione di sè stessi e del proprio mondo. È un cammino verso la realizzazione del proprio livello di soddisfazione ambita, sia che lo si cerchi nella sfera professione che nella vita privata. Con il coaching possiamo scoprire quali sono le nostre risorse e come poterle utilizzare al meglio per l’ottenimento dei nostri veri obiettivi. Attraverso il coaching dunque, potremo costruire il nostro percorso per passare dallo stato attuale a quello desiderato. Nel life personal coach si utilizza un processo relazionale che ha come obiettivo quello di aiutare la persona ad acquisire una maggiore autonomia decisionale, consapevolezza, competenza professionale e/o sentimentale e soprattutto superare barriere che ostacolano il miglioramento della performance.
Motivi per cui andare da un life coach?
Perché è uno strumento per il cambiamento personale, chiaro è che questa tipologia di percorsi di crescita personale non ti evita situazioni negative, episodi spiacevoli, delusioni, problemi o altre circostanze poco piacevoli. La crescita personale ti permette di comprendere come reagire a determinate situazioni, e molto spesso, avere “la giusta” reazione; giusta intesa come una reazione vergine, snaturata dalla reattività del momento, privata dal carico emozionale che noi le attribuiamo e figlia delle nostre insicurezze. Questo processo l’essere umano lo impara vivendo, con l’aumentare degli anni, infatti, invecchiamo ed impariamo ad amarci, rispettarci e a fregarcene di tutto il resto, comprese le altre persone. Detto questo, si denota che il coaching ti permette di giocare d’anticipo determinando la componente temporale, prima comprendi i tuoi meccanismi e prima hai la possibilità di vivere più serenamente la vita.
A cosa serve un life coach?
Serve a: sviluppare la fiducia in sé stessi, avere autostima, crescere e migliorare, capire come gestire le emozioni o lo stress, comprendere come accrescere le potenzialità, come prendere decisioni difficili, come raggiungere i propri obiettivi, a permettere quel cambiamento interiore funzionale a sé stessi, trovare il proprio scopo nella vita, aumentare le competenze interpersonali, cambiare abitudini disfunzionali, superare le proprie credenze. La “cosa” che si impara più di tutti è che quando hai il coraggio di chiedere un aiuto per migliorare, superando i tuoi limiti, ti accorgi di quanto puoi star bene attraversando e sciogliendo le tue vecchie abitudini non funzionali per la tua evoluzione colmando le tue insicurezze. Questo percorso è un processo che richiede tempo, cosi come quando un’atleta si deve preparare ad una gara, il cervello come il fisico deve essere allenato quotidianamente.
Chi si rivolge al life coach?
Tutte le persone in cerca di stimoli per migliorare la vita personale, che ripeto essere una evoluzione delle nostre reazioni a determinati fatti che possono capitare nel quotidiano e sempre in armonia con la nostra vera indole. Inoltre, possono essere persone che ambiscono ad una compente qualitativa della propria vita, mettendosi in discussione e mostrare le proprie debolezze per poterle colmare. Nessun uomo è privo di fragilità anzi, le persone forti sono proprio quelle che le ammettono e che iniziano a potenziarle, perché nonostante tutto le debolezze sono frutto anch’esse di abitudini. Infine, si rivolgono soprattutto persone che hanno un obiettivo da raggiungere.
Lo studio della data di nascita unita a questo percorso, individua con precisione le emozioni che noi reiteriamo nel tempo e che limitano il nostro reale potenziale, spesso inespresso. Quando nasciamo noi ereditiamo due componenti: fisica ed emotiva. La componente fisica è facile da allenare perché è visibile a tutti, così come i risultati ottenuti ed è anche un trend molto modaiolo: più sei in forma e più sei apprezzata. Chiusa la vetrina dei social o l’ambiente sociale frequentato, il nostro aspetto emotivo chi lo apprezza? Come affrontiamo le situazioni e come gestiamo le nostre insicurezze, paure fragilità chi ci loda? L’amara risposta è nessuno. Solo noi facciamo i conti con noi stessi, con il nostro reale sentire che molto spesso ignoriamo e forse nascondiamo a tutti, anche a noi stessi. Purtroppo noi non nasciamo già con “il bagaglio” amorevole verso noi stessi, è un processo che apprendiamo vivendo, ci ritroviamo immersi in una realtà famigliare e sociale condizionante fino al midollo, dove la nostra felicità è qualcosa che dipende da componenti esterne a noi. Un esempio: il mio benessere o malessere è condizionato da: se ho un ragazzo che corrisponde i miei sentimenti, se ho una buona giornata, se mi succede qualcosa di bello, se ho un lavoro che mi soddisfa. Diversamente il nostro umore tende all’infelicità.
L’uso che facciamo delle nostre risorse mentali ha un impatto determinante nella nostra vita, né influenza notevolmente la qualità e ci permette di mancare o raggiungere gli obiettivi che ci prefiggiamo. Infatti, qualunque cosa noi facciamo o non facciamo, otteniamo comunque un risultato. Il compito del life coach è quello di aiutare il coachee a formulare la migliore strategia per far sì che quel risultato sia ripetibile, allineato ai propri obiettivi e a ciò che si desidera vivere.
Il compito di un lifecoach, è quello di allenare e stimolare la persona a sviluppare il proprio potenziale latente al fine di vivere con più soddisfazione la sua esistenza, a darsi obiettivi concreti e allineati ai propri valori personali, raggiungendoli con motivazione. Oltre a questo, spesso, si viene stimolati a cambiare abitudini, passando da quelle poco funzionali, in favore di nuovi comportamenti positivi, con nuovi esercizi quotidiani, perché sostanzialmente il concetto base è che la ripetizione è la madre di tutte le abilità.
Quindi per concludere, i percorsi di crescita personale aiutano ad amarti, esplorare le emozioni che governano le dinamiche poco funzionali. Offre la possibilità di potenziare le risorse attraverso nuovi esercizi pratici e mirati volti a creare nuove abitudini. Questo cambio è un processo che di primo impatto è reattivo, quindi si passa da uno sato di mancanza ad uno di abbondanza senza controllo per poi stabilizzarsi con il tempo, quando successivamente impariamo il giusto equilibrio.
La qualità di vita che noi ambiamo la decidiamo noi, per raggiungere questo obiettivo i mezzi sono sempre a nostra disposizione, basta volerlo.
Life coaching costi
Per un ottimale percorso la frequenza di incontri dovrebbe avvenire con una cadenza quindicinale massimo, contattami e ti fornirò il preventivo in base alle esigenze personali. I percorsi sono sempre personalizzati in quanto le variabili in gioco sono molteplici.
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