AFFRONTARE I PROBLEMI
Affrontare i problemi e superare le difficoltà della vita fa parte del nostro vivere. Non possiamo pensare di essere esenti da situazioni poco piacevoli o momenti di sconforto, questo significherebbe sopravvivere e non vivere.
I problemi della vita possono classificarsi in due macrocategorie: oggettivi e soggettivi.
Nel primo gruppo rientrano tutte quelle situazioni che succedono nella nostra routine giornaliera e necessitano di un problem solving strategico. Alcuni esempi pratici possono essere: la rottura della macchina, un licenziamento o essere ammalati, impossibilitati quindi ad affrontare un colloquio di lavoro importante. Nel secondo caso, invece, i problemi soggettivi sono tutte quelle circostanze che, ai nostri occhi, riteniamo essere una scocciatura. In questa categoria possiamo inserire altri esempi come: il problema di andare a lavorare con turno mattutino che comporta la fatica di alzarsi molto presto, cenare in una pizzeria dove non è previsto il menù per celiaci ed infine guidare la macchina con la neve, temendo di perdere il controllo e finire fuoristrada. Questi esempi, sono tutte situazioni problematiche che necessitano una risoluzione. Oltre a questa connotazione binaria, possiamo aggiungere un’altra importante caratteristica: la quantità. Infatti, il numero di problemi e soluzioni da intraprendere contemporaneamente, sono un’ulteriore attribuzione che determina la modalità del nostro agire per affrontare le difficoltà sopravvenute.
Quando ci troviamo di fronte a situazioni problematiche, sicuramente la maggior parte delle persone ha il proprio stato emotivo sollecitato, e, molto spesso, la reazione di risposta individuale è quella di cercare soluzioni immediate con lo scopo di superare il momento di disagio. Purtroppo, però alcuni problemi non sono risolvibili nell’immediato, ma necessitano una tempistica più lunga delle nostre aspettative. Più la durata del problema è prolungata, più noi ne risentiamo; lo stress a cui siamo soggetti in queste circostanze può causare anche danni alla nostra salute. L’ esaurimento nervoso è una manifestazione calzante dello stress protratto in un arco temporale di medio- lungo termine, così come la tachicardia, malattia al derma e molte altre ancora. A fronte di queste evidenze, comprovate da diversi studi scientifici, dobbiamo prestare la massima attenzione su come affrontare e vivere i problemi della vita.
Come riuscire ad affrontare i problemi?
Di seguito alcuni consigli su come affrontarli:
- per prima cosa definisci il problema: bisogna essere realisti il più possibile;
- non cedere alla paura, ma proiettarsi su un arco temporale differente che giustifichi il momento passeggero e non definitivo;
- se si hanno più problemi contemporaneamente affrontarne uno alla volta, seguendo l’ordine decrescente;
- chiedere aiuto: esistono professionisti e tecniche che possono aiutarci a mantenere lucidità ed energia;
- cercare di evitare circoli viziosi ed individuare una reale soluzione;
- mantenere per quanto possibile un atteggiamento positivo, come dice anche il detto popolare “non tutti i problemi vengono per nuocere”. Questo può significare che dietro ad un reale problema vissuta, successivamente può crearsi una nuova opportunità. Affrontare i problemi significa sviluppare la nostra personalità, scoprendo lati di noi sconosciuti e risorse inimmaginabili;
- Infine gratificarsi con sé stessi per essere stati in grado di superare l’arduo momento.
È parte del nostro istinto procrastinare e non affrontare i problemi se vi è la possibilità. Il problema stesso però, ci regala l’opportunità di vivere, sviluppare e maturare la nostra componente emotiva: quel sentito che condiziona i nostri comportamenti. Il processo di ripetizione e sviluppo dell’emotività identifica la nostra personalità.
Come non farsi abbattere dalle difficoltà?
Le prime emozioni che proviamo di fronte ai problemi possono essere: paura, incertezze, ansia, negatività e a volte anche rabbia. Queste emozioni accomunano le persone nella percezione del momento vissuto. Un semplice suggerimento che può mostrarsi anche un aiuto è quello di proiettarsi con il pensiero sul momento passeggero. Il problema che stiamo vivendo prima o poi passerà, magari ne vivremo di altri, naturalmente, ma tutto passa e si trasforma. Proiettarsi sul lato positivo non risolve la situazione, ma ti regala la consapevolezza che in ogni circostanza esiste un lato positivo. Queste prospettive possono aiutarti ad affrontare il problema nei migliori dei modi, il che significa non subire ma accettare la problematica per trasformarla a nostro vantaggio.
“Ciò che non ti uccide ti rende più forte”. Proverbio.
Come uscire da una situazione difficile?
Sicuramente ricorrere ad un percorso di coaching professionale può essere d’aiuto per disporre di un alleato, di un sostenitore e di un punto di riferimento. Durante le sessioni dedicate, se si necessita, si può esplorare un buon piano d’azione personale per adottare la giusta strategia con il fine di raggiungere l’obiettivo desiderato. Il tuo life coach, infatti, ti stimola proprio sulla focalizzazione dell’obiettivo stesso, traghettandoti da una situazione presente percepita in un futuro desiderato. Le nostre azioni sono determinanti, soprattutto in queste circostanze. Detto ciò, si può scegliere di agire o non agire. La non azione comporta lo sviluppo della nostra accettazione del problema con il fine di farci comprendere che vivere il momento si ha la possibilità di sviluppare nuove risorse personali. La fiducia è una caratteristica che non deve mai mancare, anche nei momenti più critici, per quanto è possibile.
Ricordo che il coaching è un metodo relazionale che aiuta le persone a raggiungere gli obiettivi personali, con punti di arrivo tangibili. Un’ altra tematica per ricorrere ad un percorso di coaching può essere le nostre difficoltà relazionali, sempre più in crescita a causa dello sviluppo dei social.
“Quando tutto sembra essere contro, ricorda che l’aereo decolla contro vento” cit. Henry Ford, inventore
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