COME ESSERE FELICI
Il filosofo tedesco Schopenhauer con il saggio “L’arte di essere felici” propone una guida per il raggiungimento della felicità; l’autore presenta questo manoscritto suggerendo alcune regole per evitare sofferenze inutili.
Come si fa ad essere veramente felici?
Di seguito alcuni tra i consigli più preziosi secondo il filosofo. Lo stesso suggerisce alle persone di provare ad esercitare queste successive accortezze per centrare l’obiettivo di come si fa ad essere felici nella vita:
- Evita l’invidia e i confronti: Secondo Schopenhauer l’invidia è una delle emozioni negative che può condannare un individuo ad uno stato di insoddisfazione permanente, allontanandosi dalla felicità. Confrontarci con gli altri implica la dispersione di tempo e di energia: infatti è una consuetudine paragonarsi con persone che noi pensiamo essere più ricche, capaci o serene. Pertanto, il primo passo per capire come essere felici è smettere di confrontarci e comprendere che l’invidia non ha senso perché siamo tutti diversi.
- Smettila di preoccuparti dei risultati: dare il meglio di noi stessi e rimanere con l’intima soddisfazione di aver fatto del nostro meglio, senza essere troppo ansiosi per i risultati ottenuti. Schopenhauer consiglia di farsi guidare dall’istinto e non andare contro la nostra natura.
- Fai in modo che la tua felicità dipenda solo da te: come essere felici da soli? L’autosufficienza è non dipendere dalla felicità altrui. Schopenhauer suggerisce di rendersi conto che abbiamo la possibilità di essere felici trovando il coraggio di cercare le ragioni dentro di noi, non fuori.
- Limita i tuoi desideri: desiderare continuamente ci conduce in una spirale di insoddisfazione verso cose che non finiranno mai di soddisfarci, perché genereranno nuovi bisogni e desideri. Pertanto, uno dei segreti per capire come essere felici è desiderare il meno possibile, essere grati di ciò che abbiamo.
- Controlla le tue aspettative: il filosofo non solo ci incoraggia a limitare i nostri desideri, ma anche le nostre aspettative, perché queste sono spesso la causa dell’infelicità. Ogni aspettativa che non è soddisfatta è un terreno fertile per la frustrazione, quindi, impariamo a essere più realistici e fare anche piccoli gesti o cose che ci possano rendere felici.
- Sii compassionevole con te stesso: essere i giudici della nostra persona, con continui rimproveri, genera un profondo senso di colpa e insoddisfazione che, a sua volta, origina amarezza. Le persone devono imparare ad essere più gentili e comprensivi con i propri difetti e debolezze prendendosi cura della propria anima.
- Bilancia l’attenzione tra il presente e il futuro: Schopenhauer pensava che uno squilibrio tra l’attenzione che diamo al presente e quella che diamo al futuro, può far sì che l’uno rovini l’altro. In sostanza, ci esorta a elaborare progetti, ma restando con i piedi per terra, godendoci il qui e ora, senza rinviare la felicità ad un futuro che potrebbe non arrivare mai.
- Intraprendi e impara, sempre: Schopenhauer attribuiva sempre una grande importanza ai piani e ai progetti futuri, che apportano una buona dose di entusiasmo alla propria vita. Quando restiamo nella nostra zona di comfort, senza imparare nulla o senza progettare nuove sfide, ogni giorno, ci spegniamo un poco alla volta. Pertanto, per essere felici, dobbiamo andare avanti continuamente, imparando sempre qualcosa di nuovo, che siano piccole cose o obiettivi nuovi.
Cosa fare se non si è felici?
Vivendo, è comune affrontare un particolare momento difficile, per esempio, in cui possiamo sentirci smarriti, in difficoltà o depressi. Queste circostanze, infatti, sono una reale opportunità per le persone di capire e prendere consapevolezza del proprio potenziale e di come ritrovare la motivazione necessaria per traghettarsi verso tempi migliori. Focalizzarci su chi siamo e dove vogliamo andare è un ‘opportunità per intraprendere un buon piano d’azione personale volto al raggiungimento di quei cambiamenti necessari verso la felicità desiderata. I cambiamenti spesso sono visti e vissuti come una mancanza di sicurezze, ci spaventano, ci preoccupano. Ma non è realmente così! I cambiamenti sono temuti perché nel nostro inconscio non ci conosciamo, non abbiamo una reale consapevolezza e padronanza della nostra persona e di come possiamo reagire di fronte a nuove emozioni o esperienze. Infatti, spesso proviamo uno stato di paura per una carenza di cognizione del nostro potenziale; la conoscenza di noi stessi ci regala la libertà di poter rischiare anche sbagliando, favorendo e integrando la costruzione della nostra persona. Il cambiamento come mezzo per sentirsi più felici. La nostra quotidianità la conosciamo, quella futura no. Si può solo che migliorare: serve solo coraggio per intraprendere nuove azioni, abbandonando una realtà che non ci procura più felicità e fiducia di seguire il proprio istinto.
Un life coach, è quel professionista, che sostiene i suoi clienti (coachee) in un percorso di crescita personale dove si apprende come credere in sé stessi per esempio, dove la persona riesce a essere stimolata, attivando tutte le risorse latenti. Con il mio metodo personalizzato della lettura della data di nascita si individuano tutte quelle emozioni negative impedenti della nostra volontà. Compiendo quotidianamente piccole azioni mirate, con il passare del tempo, le nostre abitudini depotenzianti si neutralizzeranno, favorendo il nostro reale potenziale.
Come life coach professionista utilizzando l’analisi della data di nascita sono in grado di individuare i blocchi che le persone si trascinano come eredità del ramo famigliare. Queste emozioni sono sentimenti vissuti precedentemente nella famiglia e non conclusi. Avete presente quando vi arrabbiate e qualcuno vi riprende su una vostra reazione? Faccio un classico esempio: “Hai lo stesso caratteraccio di tuo padre” ecco di fronte a questa affermazione troviamo una ripetizione di emozioni che nel nostro quotidiano possono assumere dei pesi che talvolta ostacolano il nostro vivere felice. La nostra genetica non è composta solo di aspetti tangibili purtroppo.
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