COME COMBATTERE L’INSICUREZZA
L’ insicurezza ha come significato una mancanza abituale di fiducia in sé stesso, nelle proprie capacità, traducendosi in un’evidente irresolutezza di atteggiamenti o comportamenti. (dizionario treccani)
La prima domanda che sorge spontanea è la seguente:
A cosa è dovuta l’insicurezza?
Se la definizione della parola stessa porta ad una mancanza di sicurezza verso la propria persona, questo implica una serie di cause che scatenano tale sentimento personale.
Infatti la prima connotazione che possiamo attribuirgli è la caratteristica di essere strettamente individuale: persone che fin dalla nascita sviluppano le proprie sicurezze, altri invece ne sono carenti, vivendo in uno stato d’animo volto a dubitare sempre delle proprie capacità. Questa mancanza può provocare in talune persone l’adozione di comportamenti non naturali, con l’unico scopo di avere un bisogno di conferme continue da parte di altre persone. Gli stati emozionali, come il nostro aspetto fisico, compongono il pacchetto genetico, quindi quando noi nasciamo ereditiamo anche tutto il patrimonio emotivo che il nostro ramo famigliare ci ha trasmesso. L’ insicurezza potrebbe non affondare in motivi reali ed oggettivi. Questi stati d’animo si possono manifestare fin dalla nostra infanzia e vengono successivamente catalogati come tratti caratteriali, senza comprenderne il reale motivo. Detto questo, non è mia intenzione analizzare più del dovuto questo sentimento ma bensì porre l’attenzione sui rimedi possibili per arginare questo piccolo problema.
Cosa fa una persona insicura?
I “sintomi” sono:
- Avere bassa autostima
- Avere insicurezza emotiva
- essere insicuri ogni qualvolta che si deve prendere una decisione
- soffrire di ansia
- dubitare delle proprie capacità
- avere un senso di paura verso obiettivi nuovi
Tendenzialmente le persone insicure hanno una difficoltà nelle scelte e nei propri atteggiamenti, la paura è l’elemento che accomuna i diversi contesti; alcuni esempi di insicurezze sono: aver paura di esprimere la propria opinione, dando ragione agli altri, per timore di dire “cose” non giuste o di essere in minoranza.
Questo stato d’animo o anche componente caratteriale in alcune circostanze esterne si può trasformare in insicurezza patologica, in questo caso però, chiedere aiuto ad un professionista psicologo è la soluzione migliore per iniziare un percorso.
Quando l’insicurezza diventa patologica?
L’ insicurezza può diventare patologica quando, anziché essere legata ad una specifica situazione, diventa una sensazione che persiste nel tempo, che interessa più ambiti e che si fa sentire anche rispetto a banali decisioni quotidiane.
Vediamo alcuni suggerimenti di come combattere l’insicurezza.
Partiamo con il punto più importante di tutti: essere sé stessi ed avere uno stato mentale volto al pensare positivo, il che significa essere ottimisti, allenare la propria autostima, porsi in uno stato mentale volto al miglioramento/potenziamento dei propri punti deboli.
Bisogna essere consapevoli che le paure sono emozioni normali ed appartengono ad ogni singolo individuo, nessuno ne è esente; sono paure diversificate, timori differenti, ma tutte le persone ne sono afflitte, anche quelle apparentemente forti o di successo. Questo esiste perché i timori e le paure sono una componente umana naturale. Facciamo un esempio: se proviamo un senso di fallimento altro non è che il frutto di un nostro pensiero mentale legato ad un ideale. Se le persone iniziassero a compiere azioni volte al proprio sentire e al proprio amore, sperimentando tutte le esperienze possibili con l’unico l’obiettivo di comprendere le proprie preferenze, il senso di fallimento non esisterebbe. Quindi, a conclusione, un rimedio per capire come combattere la timidezza e l’insicurezza è imparare a volgere lo sguardo sulle nostre azioni, quelle dettate dal nostro sentire, dal nostro intuito, piacere, a ciò che vogliamo fare. Se, invece dovesse succedere di sbagliare la risposta automatica che dovrebbe vincere è: “amen ci ho provato, mi piaceva, io lo volevo fare ma non fa per me”. Il punto di osservazione è sulla nostra persona e non sugli altri.
Quando spostiamo l’attenzione dalla mente al cuore, il fallimento o le paure si arginano, in quanto il sentimento di amore che nutriamo nel compire certe azioni svanisce, semplicemente perché il nostro piacere o volere è stato sperimentato e toccato con mano. La nostra attenzione si sposta su di noi, piuttosto che sugli altri (genitori, marito, figli o il nostro capo). Uno stato d’animo che può essere d’aiuto è acquisire leggerezza nel vivere, il che, come disse il grande Italo Calvino non significa superficialità.
Lo stesso vale quando si tratta di come combattere l’insicurezza in amore, in quanto anche questa è sempre legata al concetto di essere sè stessi, avere la consapevolezza del proprio valore e non aver paura di rimanere soli o emarginati. Con la consapevolezza personale non si ricerca più l’accettazione spasmodica altrui ma ci sente in sintonia con sé stessi e con l’altro.
I percorsi di crescita personale sono fondamentali per imparare a porre il proprio sguardo su sé stessi, sul proprio valore, sui reali obiettivi, su ciò che amiamo e su ciò che nel nostro profondo desideriamo, imparando a fregarcene di tutto il nostro circoscritto. Questo passaggio è una translazione che l’essere umano lo impara vivendo, non nasciamo con il sentimento di amore verso noi stessi, bensì verso l’altro. Le cause possono essere molteplici: culturali, religiose, famigliari; siamo essere talmente tanto semplici che questa semplicità a noi è cieca, l’esperienza di vita ci aiuta a comprenderla.
“una persona può dirsi realizzata quando essa è ciò che realmente è, e non quello che la famiglia, la società o la cultura vogliono che sia” cit. A. Jodorowsky
I percorsi con un life coach ti aiutano a riconoscere il proprio valore, credere in sé stessi, prendere decisioni difficili, raggiungere un obiettivo, aiutarti nella tua crescita personale regalandoti la consapevolezza della tua persona, allenare la tua autostima e molto altro ancora.
Cosa aspetti ad entrare nel tuo potenziale? Anche se siamo i custodi di un patrimonio genetico emozionale, che viene dalle generazioni precedenti e che sistematicamente riproduci inconsciamente, possiamo agire la nostra libertà attraverso una presa di consapevolezza del nostro vivere. La comprensione appartiene solo agli audaci, ai curiosi e ai coraggiosi, quelli che l’apparenza se la divorano.
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