COACHING PROFESSIONALE
1 Come si diventa coach professionista?
Si parla di coaching professionale quando a svolgere la professione è un coach professionista; di conseguenza per diventare coach bisogna frequentare un’apposita scuola con lo svolgimento di una formazione sia teoria che pratica comprendente un monte ore specifico per il rilascio del diploma. Dopo il rilascio del titolo, il neo professionsta ha anche l’occasione di decidere se accreditarsi alle varie associazioni di categoria.
La legge che tutela questa “nuova” figura professionale è la 4/2013, specifica per le professioni senza albo.
2 Definiamo che cos’ è il coaching e le sue origini.
il coaching nasce come metodo relazionale di esplorazione e potenziamento delle proprie risorse per fronteggiare le varie sfide della vita. Come tutti i metodi, il coaching professionale è un percorso strutturato. Gli obiettivi che accomunano le persone sono il voler migliore la propria vita privata o professionale. Questi due temi infatti, sono i pilastri più battuti per decidere di intraprendere un percorso di coaching personale. La chiave di ogni successo risiede nella nostra intimità, dentro di noi, intimità definita comunemente come doti personali che tutti possediamo. A fronte di determinati momenti o periodi stressanti, negativi o difficili perdiamo la nostra bussola e la nostra motivazione. Il coach professionista, pertanto, è quella figura necessaria per aiutare, supportare e sostenere il cliente momentaneamente in difficoltà, oppure può semplicemente spalleggiare clienti desiderosi di sfruttare al meglio le proprie abilità e/o capacità per raggiungere nuovi obiettivi. Sia nei momenti personali difficili che in quelli di tranquillità, il processo di crescita personale è una opportunità per comprendere che, gli ostacoli che spesso viviamo, sono frutto di una nostra proiezione mentale. Il desiderio di esprimersi con autenticità, senza condizionamenti, è quella componente personale che dovrebbe indirizzare ogni singolo individuo nell’ intraprendere un percorso di coaching; l’approccio mentale determina i risultati che possiamo ottenere dalle nostre azioni.
La prima persona a comprendere che ogni partita si gioca nel nostro campo mentale è stato lo sportivo ed ex campione di tennis Timothy Gallwey, coach della famosissima e prestigiosa università del Massachusetts: Harvad. Nel 1974 Timothy pubblicò il primo libro “the inner game of tennis”.
A cosa serve il coaching?
Il significato di coaching lo associamo ad un processo individuale di sviluppo delle capacità, risorse e competenze, attraverso l’individuazione degli ambiti da potenziare. Possiamo identificare obiettivi lavorativi per quanto riguarda la nostra vita professionale e obiettivi sentimentali invece per la nostra sfera intima. Un life coach professionista è la giusta figura di supporto per la propria crescita professionale, aiuta nel comprendere che instaurare rapporti positivi può agevolare la nostra valorizzazione e la qualità di vita. L’allenamento delle potenzialità, la determinazione degli obiettivi e la definizione del piano d’azione per raggiungerli, cioè definire una strategia, costituiscono il corpo centrale del percorso di coaching; durante questo percorso si esplora il presente come sentito e il futuro come desiderato. Un’ attitudine positiva come mood di vita è quella componente che può sostenere nel lungo periodo la resistenza al cambiamento e vivere nei migliori dei modi le proprie esperienze, anche quelle meno gradevoli.
In affiancamento al coaching professionale svolgo anche la lettura della data di nascita, questo mezzo mi consente di individuare le chiusure personali che non favoriscono l’espressione della propria autenticità.
Ogni singolo individuo ha la propria storia personale, non paragonabile a nessun’ altra; ciascuno ha il proprio percorso nel quale ci presentiamo con un punto di partenza comune, un percorso differente, scelte individuali che ci indirizzano a differenti punti di arrivo. Quando noi prendiamo una decisione, nel percorso decisionale siamo sicuri che stiamo seguendo il nostro libero arbitrio nel rispetto del nostro sentire?
Molti professionisti, di fronte a questo quesito, si sono sempre posti il dubbio che le scelte personali in realtà non fossero altro che “una sorta” di condizionamento psicologico inconscio ed ereditato.
A fronte di tutti gli studi eseguiti nel corso della storia, le molteplici conclusioni riconducono al nostro punto di partenza: dove nasciamo e dove viviamo condiziona la nostra vita. È innegabile che la società in cui siamo immersi quotidianamente ha un potere tale da soffocare il nostro reale volere. La scalata verso un costante progresso sia tecnologico che non, ha favorito lo sviluppo ad ambire una posizione sociale a dispetto della nostra reale indole; siamo sempre più proiettati verso l’esterno, qualcosa a noi sconosciuto, evitando così uno sguardo introspettivo volto verso il proprio mondo interiore. Le paure come il senso di colpa, il senso di sacrificio, la paura di manifestare la propria idea, la difficoltà di esprimere i nostri sentimenti e in generale tutte quelle sensazioni intime paralizzanti, altro non sono che l’espressione del nostro sguardo rivolta verso l’esterno a noi. Il coaching professionale ti dona la possibilità di volgere questo sguardo non più all’esterno ma all’interno del tuo cuore. Con questo percorso si comprende piano piano che non sono più le altre persone a catalizzare i nostri timori. Il viaggio alla scoperta delle proprie infinite risorse, abilità, debolezze e particolarità ci dona la consapevolezza che il primo compito che abbiamo verso noi stessi è amarci e comprenderci. L’amore è un sentimento che deve essere coltivato e sperimentato quotidianamente, è un viaggio che richiede molto tempo, e questo forse, si percepisce chissà perché con la maturità e l’esperienza. Non è possibile amare qualcun altro senza prima amare sé stessi, ad oggi quello che spinge molte persone a volersi impegnare in una relazione sentimentale non è amore, è un bisogno, uno specifico bisogno di colmare quelle debolezze e incertezze che in fin dei conti sono la risultante di una nostra mancata conoscenza.
“Amerai il prossimo tuo come te stesso” Mc. 12,29-31
Le modalità di erogazione servizio sono sia in presenza sia in modalità a distanza, online life coach.
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