CONTROLLARE LE EMOZIONI
Cosa vuol dire controllare le emozioni?
Controllare le emozioni, significa prima di tutto riconoscerle, cercare per quanto possibile di gestirle ai fini comportamentali con l’obiettivo di evitare di esserne vittime. Questo vuol dire sottrarsi dal prendere decisioni o scelte dettate dall’onda emotiva scaturita dal momento vissuto. Si tratta quindi di compiere un processo di ricerca di un equilibrio che modera l’intensità del nostro sentito, mantenendola in un range personale tollerabile e gestibile. Controllare e gestire le proprie emozioni infatti è un processo che richiede tempo, esperienza, esercizi e soprattutto dipende esclusivamente dalla volontà individuale di poter migliorare la propria indole emotiva. Spesso ad esempio, le emozioni negative divorano la persona portandola in uno stato di malessere. Queste nostre reazioni emotive, purtroppo o per fortuna, fanno parte della vita di ognuno di noi come conseguenza delle nostre relazioni instaurate durante la giornata: lavoro, amore, famiglia, amicizia e hobby.
Il nostro modo di pensare determina le azioni da intraprendere, che, a loro volta, scaturiscono successivamente il nostro sentire: es. mi sento bene, mi sento male. Quindi per comprendere come controllare le emozioni dobbiamo imparare a focalizzare l’attenzione sul punto di partenza: i pensieri. Oltre all’idea mentale formulata, ciò che sento o provo in quel determinato istante compone il presente che io vivo, alimentando emozioni continue. Imparare a controllare il quotidiano, inoltre, significa semplicemente concentrarsi sul momento (qui ed ora) evitando di proiettare il pensiero in una condizione passata vissuta o in una proiezione futura, creandoci diversi stati d’animo. Queste oscillazioni di pensiero sono nocive per il nostro sentito, infatti imparare a gestire le emozioni è anche imparare a gestire il presente senza condizionamenti temporali dettati da timori o paure.
Come si fa a controllare le proprie emozioni?
Controllare significa capire come gestire le proprie emozioni percepite:
- avere consapevolezza dell’emozione provata
- lasciare decantare il sentimento sia per emozioni positive che negative
- chiedere aiuto ad un professionista qualora si necessiti
- praticare esercizi o massaggi corporali ai fini di migliorare il proprio stato psico-fisico
Eseguire esercizi come lo yoga o il mindfulless o altre discipline olistiche possono essere un supporto nel lungo periodo, che aiutano a sviluppare un equilibrio emotivo. Un altro metodo efficiente è quello di ricorrere a specifici massaggi capaci di stimolare la nostra parte corporea. L’ansia percepita per la paura di non essere all’altezza, è il classico stato d’animo che è generato da un’emozione che si “annida” al centro del nostro petto.
Perché andare da un life coach? Per comprendere o imparare a come controllare le emozioni negative, come risolvere i problemi che ci sembrano irrisolvibili, raggiungere il proprio obiettivo, adottare una strategia, imparare quali esercizi svolgere per controllare le emozioni in amore e molto altro ancora.
Imparare a controllare le emozioni in conclusione non significa affatto tenerle “sotto controllo” evitandole o non viverle, ma imparare a riconoscerle e a capire come trasformarle al meglio per noi stessi. Il tempo, come scritto in precedenza, è un ottimo alleato per farle decantare. Quando affrontiamo il nostro mondo interiore non limitiamoci a soluzioni effimere, ma ampliamo il più possibile la visione per comprendere che più “cose” facciamo per noi stessi e più miglioriamo la nostra persona. I limiti anche in questo caso altro non sono che il frutto delle nostre credenze.
Noi nasciamo con una determinata componente emotiva, ci sono persone che l’hanno più sviluppata rispetto ad altri e questo sicuramente condizionerà maggiormente le loro vite. Quindi, per talune, capire come controllare le emozioni negative è fondamentale per prendere decisioni future senza essere in balia di esse. Rabbia, sensi di colpa, insicurezza, svalorizzazione, incertezza, illusioni, sono tutte emozioni migliorabili, nessuna emozione è definitiva, va solo allenata adeguatamente: sia il fisico che la mente sono componenti stimolabili. Entrambi richiedono un obiettivo, una determinazione, un processo, un coraggio, una costanza e un tempo.
Il carattere e la personalità si sviluppano attraverso la nostra componente emotiva, mi spiego meglio: più impariamo a gestire le emozioni e più definiamo il nostro modo di essere, spostando il baricentro su noi stessi e non più sull’esterno. Questo vuol dire che le oscillazioni di umore non devono dipendere da situazioni esterne. Molto spesso, le persone, per facilità, delegano la propria evoluzione ai ruoli ricoperti, a lavoro, in famiglia o nella società. Governare la sfera emotiva è un processo che implica un allenamento ben preciso, ed è anche il punto di partenza che determina le scelte e di conseguenza la nostra vita.
Lo studio della data di nascita ha il focus proprio su questo punto: individuare le emozioni che determinato il reiterare di comportamenti poco consoni al raggiungimento del proprio traguardo. Nulla di tutto ciò è un caso, noi nasciamo già con un dna ereditato, con una sequenza di emozioni ben precise…un esempio lampante è quando per scherzo qualcuno ti ricorda che il tuo modo di fare assomiglia a quello di un genitore o persino dei nonni. Difficilmente, infatti, noi utilizziamo il nostro potenziale, anche i nostri comportamenti sono sempre fedeli ad una memoria genetica ereditata. Al giorno d’ oggi l’accesso alla conoscenza è libero e opportunistico, cogliere queste occasioni per migliorarsi è strettamente legato alla volontà personale. Comprendere chi realmente siamo è un processo molto lungo ed impegnativo, non adatto a tutti.
Il nostro punto di vista è sempre e solo uno, finchè non ci evolviamo
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